Norme di prevenzione e primo soccorso per infortuni sportivi
di Salvatore Ferraro classe 5^ F a.s.2013/14
Sono ben noti ed evidenti i benefici che l'attività fisica apporta al
nostro corpo, ed inoltre, la pratica di sport, di squadra o individuali,
gioca un contributo fondamentale nella formazione sia fisica che
psicologica di un individuo. Tuttavia, se affrontate senza le giuste
precauzioni, alcune attività possono avere ripercussioni importanti
sulla salute , ma comunque, a seconda dello sport , il rischio di
incidenti ed infortuni è sempre presente. Conseguentemente sarebbe
opportuno che le strutture ospitanti attività sportive di qualsiasi
genere siano munite di personale competente, o quantomeno esperto nelle
tecniche di primo soccorso. Molti sono gli incidenti, nella storia dello
sport, documentati e non, che testimoniano come un inefficace (o
addirittura mancato) primo soccorso abbia portato a delle conseguenze
talvolta più gravi degli incidenti in sé.
Una volta fatta una stima della pericolosità di taluni sport è
importante considerare quali siano gli incidenti più comuni a cui
l'atleta va inconsciamente incontro. Avere coscienza dei pericoli che
possono accadere è un passo importante prima della pratica di qualsiasi
sport. Vediamo adesso alcuni degli infortuni più comuni nel mondo dello
sport e alcune nozioni di pronto soccorso:
CONTUSIONE E’ provocata da un trauma che non causa una rottura della
pelle, provoca solo una lesione delle parti molli sottostanti; a seconda
della gravità, si consiglia: 1° grado : rottura dei vasi superficiali :
crioterapia. 2° grado : rottura dei vasi di maggior calibro :
evacuazione chirurgica. 3° grado : compromissione della circolazione :
trattamento adeguato. Nelle contusioni del piede, in caso di forte
dolore resistente alla crioterapia, si consiglia sempre di accompagnare
l’atleta ai bordi del campo, togliere la scarpa ed il calzettone e
valutare meglio la lesione, soprattutto se il trauma ha interessato la
parte anteriore del piede (falangi e metatarsi) va guardato con più
calma, ricercando eventuali segni di frattura. E’ sempre utile valutare
la sensibilità del dorso del piede e la mobilità delle dita. Nelle
contusioni della gamba, nella sede del dolore, si deve ricercare la
presenza di eventuali lacerazioni muscolari. Nelle contusioni al
ginocchio, per controllare l’efficienza dell’apparato estensore, si fa
sollevare l’arto a ginocchio esteso, anche contro resistenza. In caso di
traumi nelle zone laterali, bisogna effettuare una flessione attiva
contrastata del ginocchio con intrarotazione od extrarotazione della
tibia. In generale, in tutti i casi di contusione, è fondamentale
constatare che tutti i movimenti siano possibili, attivamente e contro
resistenza. Se tutto appare a posto, si invita l’infortunato a flettere e
a estendere il piede e/o il ginocchio, poi ad alzarsi in piedi sulle
punte: se questo è possibile e non eccessivamente doloroso, lo si può
far riprendere il gioco.
FERITA E’ una lesione della pelle e delle parti molli sottostanti,
nella maggior parte dei casi è del tipo lacerocontusa. Può essere
superficiale o profonda. Superficiale (anche abrasione): pulizia,
disinfezione, protezione con adeguata copertura. Profonda: spesso
richiede dei punti di sutura; sul campo bisogna tamponare l’emorragia:
compressione del punto che sanguina, a monte; applicare eventualmente un
laccio emostatico; tenere l’arto sollevato.
LESIONE MUSCOLARE ACUTA Trauma diretto o brusca trazione che agisce sul
muscolo in fase di contrazione, causando la rottura di un numero
variabile di fibre muscolari: pertanto, a seconda del numero di fibre
muscolari coinvolte, si parlerà di distrazione, stiramento, strappo,
rottura muscolare. Eventuali zone di avvallamento muscolare sono
apprezzabili solo nel caso di lesioni di una certa importanza e sono
messe maggiormente in evidenza dalla contrazione del muscolo medesimo.
Il dolore viene esacerbato dai movimenti di contrazione attiva contro
resistenza. Il trattamento : riposo, crioterapia, antiflogistici,
miorilassanti.
LESIONE TENDINEA ACUTA Interruzione parziale o completa del tessuto
tendineo, per trauma diretto (calcio) o indiretto (violenta trazione).
Ghiaccio ed evitare il carico. Se la lesione riguarda il tendine di
Achille, mantenere un lieve equinismo, ossia bendare il piede tenendo la
punta leggermente rivolta verso il basso.
DISTORSIONE Avviene quando i movimenti articolari vengono sollecitati
oltre i limiti fisiologici, si ha lesione delle strutture legamentose o
capsulari senza perdita dei rapporti tra i capi articolari. · Lieve o 1°
grado: solo alcune fibre del legamento sono rotte: trattamento solo
antalgico ed eventuale breve immobilizzazione, anche con bendaggi
appropriati. · Moderata o 2° grado : interrotta una maggiore porzione di
legamento : bisogna tutelare l’articolazione colpita e mantenerla in
posizione corretta, oltre ad assumere antinfiammatori ed antidolorifici,
locali o per via generale. · Grave o 3° grado : interruzione completa
del legamento : trattamento chirurgico se si vuole ottenere la
restituzione completa della funzione. E’ importante valutare, nei limiti
del possibile, i segni di instabilità e/o l’accentuazione oltre i
limiti fisiologici del movimento dell’articolazione.Nel ginocchio, se
l’estensione non è completa, può trattarsi di un blocco articolare
meccanico da lesione meniscale. In ogni caso va applicato il ghiaccio e
va evitato il carico. Non vanno mai applicati bendaggi compressivi, onde
evitare complicazioni vascolari o nervose che potrebbero insorgere per
l’ematoma e l’edema nella regione.
LUSSAZIONE Perdita completa dei rapporti tra i capi articolari, che
provoca una deformità locale di solito evidente; se la perdita dei
rapporti è solo parziale, si parla di sub-lussazione. Le più frequenti
sono la scapolo-omerale, la acromion-clavicolare e quelle riguardanti le
dita delle mani. In ogni caso va applicato il ghiaccio e va evitato il
carico. è utile contenere l’arto nella posizione di difesa, di solito
già assunta spontaneamente; nel caso di lussazione della spalla si può
applicare una bretella a triangolo. Non cercare mai, in nessun caso e
per nessuna articolazione, di ridurre da soli una lussazione: andrà
fatto in ospedale, eventualmente dopo aver fatto le radiografie del
caso.
FRATTURA Interruzione della continuità dell’osso: può essere completa,
incompleta o parcellare, composta o scomposta, chiusa o esposta. I segni
classici sono la deformità e la mobilità preternaturale; oppure si
possono riscontrare scalini o avvallamenti importanti, per
allontanamento dei frammenti di frattura, nella zona del trauma o anche a
distanza (rare fratture da trauma indiretto); in molti casi
l’infortunato riferisce di aver sentito un “crack”. Ghiaccio ed evitare
il carico. Si può immobilizzare l’arto con un tutore idoneo se è
disponibile, se no si cerca di posizionarlo nella maniera più sensata,
sostenendolo ai due estremi, evitando angolazioni di frammenti o abnormi
rotazioni; non cercare mai di ridurre da soli una frattura scomposta:
andrà fatto in ospedale dopo aver eseguito le radiografie.
CRAMPO Contrazione massimale involontaria, più o meno dolorosa, che
insorge di solito quando il muscolo è stanco o poco allenato; il
trattamento consiste nell’allungare i fasci muscolari, per far cessare
la contrazione: bisogna fare delle pressioni sul muscolo, cercando
progressivamente di distenderlo, massaggiandolo sempre più in
profondità. Non si deve usare il ghiaccio.
CONTRATTURA Rappresenta uno stato di contrazione muscolare, di natura
antalgica, caratterizzato da una perdita di elasticità e non da una
contrazione muscolare massimale caratteristica del crampo. Non si deve
usare il ghiaccio.
EPISTASSI Fuoriuscita di sangue dal naso, di solito a causa di un
trauma: l’atleta deve stare seduto con la testa piegata in avanti e
comprimere con forza le narici; eventualmente, se non passa nel giro di
pochi secondi, si può applicare un tampone emostatico.
Utili consigli per la prevenzione dagli infortuni :
-Quando pieghi le ginocchia, non piegarle oltre i 90°.
-Quando ti allunghi, non torcere le ginocchia. Tieni i piedi più aderenti possibile al terreno.
-Quando salti, atterra con le ginocchia flesse.
- Fai esercizi di riscaldamento prima di praticare qualunque sport.
-Fai sempre allungamento prima di giocare o di fare attività.
-Indossa un abbigliamento adatto all'attività sportiva . Indossa scarpe
che calzino adeguatamente, siano stabili e assorbano gli impatti.
- Sii consapevole dei limiti del tuo corpo.
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