mercoledì 13 aprile 2016

Norme di prevenzione e primo soccorso per infortuni sportivi 

di Salvatore Ferraro classe 5^ F a.s.2013/14

Sono ben noti ed evidenti i benefici che l'attività fisica apporta al nostro corpo, ed inoltre, la pratica di sport, di squadra o individuali, gioca un contributo fondamentale nella formazione sia fisica che psicologica di un individuo. Tuttavia, se affrontate senza le giuste precauzioni, alcune attività possono avere ripercussioni importanti sulla salute , ma comunque, a seconda dello sport , il rischio di incidenti ed infortuni è sempre  presente. Conseguentemente sarebbe opportuno che le strutture ospitanti attività sportive di qualsiasi genere siano munite di personale competente, o quantomeno esperto nelle tecniche di primo soccorso. Molti sono gli incidenti, nella storia dello sport, documentati e non, che testimoniano come un inefficace (o addirittura mancato) primo soccorso abbia portato a delle conseguenze talvolta più gravi degli incidenti in sé. 
Una volta fatta una stima della pericolosità di taluni sport è importante considerare quali siano gli incidenti più comuni a cui l'atleta va inconsciamente incontro. Avere coscienza dei pericoli che possono accadere è un passo importante prima della pratica di qualsiasi sport. Vediamo adesso alcuni degli infortuni più comuni nel mondo dello sport e alcune nozioni di pronto soccorso:
CONTUSIONE E’ provocata da un trauma che non causa una rottura della pelle, provoca solo una lesione delle parti molli sottostanti; a seconda della gravità, si consiglia: 1° grado : rottura dei vasi superficiali : crioterapia. 2° grado : rottura dei vasi di maggior calibro : evacuazione chirurgica. 3° grado : compromissione della circolazione : trattamento adeguato. Nelle contusioni del piede, in caso di forte dolore resistente alla crioterapia, si consiglia sempre di accompagnare l’atleta ai bordi del campo, togliere la scarpa ed il calzettone e valutare meglio la lesione, soprattutto se il trauma ha interessato la parte anteriore del piede (falangi e metatarsi) va guardato con più calma, ricercando eventuali segni di frattura. E’ sempre utile valutare la sensibilità del dorso del piede e la mobilità delle dita. Nelle contusioni della gamba, nella sede del dolore, si deve ricercare la presenza di eventuali lacerazioni muscolari. Nelle contusioni al ginocchio, per controllare l’efficienza dell’apparato estensore, si fa sollevare l’arto a ginocchio esteso, anche contro resistenza. In caso di traumi nelle zone laterali, bisogna effettuare una flessione attiva contrastata del ginocchio con intrarotazione od extrarotazione della tibia. In generale, in tutti i casi di contusione, è fondamentale constatare che tutti i movimenti siano possibili, attivamente e contro resistenza. Se tutto appare a posto, si invita l’infortunato a flettere e a estendere il piede e/o il ginocchio, poi ad alzarsi in piedi sulle punte: se questo è possibile e non eccessivamente doloroso, lo si può far riprendere il gioco.
 FERITA E’ una lesione della pelle e delle parti molli sottostanti, nella maggior parte dei casi è del tipo lacerocontusa. Può essere superficiale o profonda. Superficiale (anche abrasione): pulizia, disinfezione, protezione con adeguata copertura. Profonda: spesso richiede dei punti di sutura; sul campo bisogna tamponare l’emorragia: compressione del punto che sanguina, a monte; applicare eventualmente un laccio emostatico; tenere l’arto sollevato. 
LESIONE MUSCOLARE ACUTA Trauma diretto o brusca trazione che agisce sul muscolo in fase di contrazione, causando la rottura di un numero variabile di fibre muscolari: pertanto, a seconda del numero di fibre muscolari coinvolte, si parlerà di distrazione, stiramento, strappo, rottura muscolare. Eventuali zone di avvallamento muscolare sono apprezzabili solo nel caso di lesioni di una certa importanza e sono messe maggiormente in evidenza dalla contrazione del muscolo medesimo. Il dolore viene esacerbato dai movimenti di contrazione attiva contro resistenza. Il trattamento : riposo, crioterapia, antiflogistici, miorilassanti. 
LESIONE TENDINEA ACUTA Interruzione parziale o completa del tessuto tendineo, per trauma diretto (calcio) o indiretto (violenta trazione). Ghiaccio ed evitare il carico. Se la lesione riguarda il tendine di Achille, mantenere un lieve equinismo, ossia bendare il piede tenendo la punta leggermente rivolta verso il basso. 
DISTORSIONE Avviene quando i movimenti articolari vengono sollecitati oltre i limiti fisiologici, si ha lesione delle strutture legamentose o capsulari senza perdita dei rapporti tra i capi articolari. · Lieve o 1° grado: solo alcune fibre del legamento sono rotte: trattamento solo antalgico ed eventuale breve immobilizzazione, anche con bendaggi appropriati. · Moderata o 2° grado : interrotta una maggiore porzione di legamento : bisogna tutelare l’articolazione colpita e mantenerla in posizione corretta, oltre ad assumere antinfiammatori ed antidolorifici, locali o per via generale. · Grave o 3° grado : interruzione completa del legamento : trattamento chirurgico se si vuole ottenere la restituzione completa della funzione. E’ importante valutare, nei limiti del possibile, i segni di instabilità e/o l’accentuazione oltre i limiti fisiologici del movimento dell’articolazione.Nel ginocchio, se l’estensione non è completa, può trattarsi di un blocco articolare meccanico da lesione meniscale. In ogni caso va applicato il ghiaccio e va evitato il carico. Non vanno mai applicati bendaggi compressivi, onde evitare complicazioni vascolari o nervose che potrebbero insorgere per l’ematoma e l’edema nella regione. 
LUSSAZIONE Perdita completa dei rapporti tra i capi articolari, che provoca una deformità locale di solito evidente; se la perdita dei rapporti è solo parziale, si parla di sub-lussazione. Le più frequenti sono la scapolo-omerale, la acromion-clavicolare e quelle riguardanti le dita delle mani. In ogni caso va applicato il ghiaccio e va evitato il carico. è utile contenere l’arto nella posizione di difesa, di solito già assunta spontaneamente; nel caso di lussazione della spalla si può applicare una bretella a triangolo. Non cercare mai, in nessun caso e per nessuna articolazione, di ridurre da soli una lussazione: andrà fatto in ospedale, eventualmente dopo aver fatto le radiografie del caso. 
FRATTURA Interruzione della continuità dell’osso: può essere completa, incompleta o parcellare, composta o scomposta, chiusa o esposta. I segni classici sono la deformità e la mobilità preternaturale; oppure si possono riscontrare scalini o avvallamenti importanti, per allontanamento dei frammenti di frattura, nella zona del trauma o anche a distanza (rare fratture da trauma indiretto); in molti casi l’infortunato riferisce di aver sentito un “crack”. Ghiaccio ed evitare il carico. Si può immobilizzare l’arto con un tutore idoneo se è disponibile, se no si cerca di posizionarlo nella maniera più sensata, sostenendolo ai due estremi, evitando angolazioni di frammenti o abnormi rotazioni; non cercare mai di ridurre da soli una frattura scomposta: andrà fatto in ospedale dopo aver eseguito le radiografie. 
CRAMPO Contrazione massimale involontaria, più o meno dolorosa, che insorge di solito quando il muscolo è stanco o poco allenato; il trattamento consiste nell’allungare i fasci muscolari, per far cessare la contrazione: bisogna fare delle pressioni sul muscolo, cercando progressivamente di distenderlo, massaggiandolo sempre più in profondità. Non si deve usare il ghiaccio. 
CONTRATTURA Rappresenta uno stato di contrazione muscolare, di natura antalgica, caratterizzato da una perdita di elasticità e non da una contrazione muscolare massimale caratteristica del crampo. Non si deve usare il ghiaccio. 
EPISTASSI Fuoriuscita di sangue dal naso, di solito a causa di un trauma: l’atleta deve stare seduto con la testa piegata in avanti e comprimere con forza le narici; eventualmente, se non passa nel giro di pochi secondi, si può applicare un tampone emostatico.
 Utili consigli per la prevenzione dagli infortuni :
 -Quando pieghi le ginocchia, non piegarle oltre i 90°.
 -Quando ti allunghi, non torcere le ginocchia. Tieni i piedi più aderenti possibile al terreno. 
-Quando salti, atterra con le ginocchia flesse.
- Fai esercizi di riscaldamento prima di praticare qualunque sport. 
-Fai sempre allungamento prima di giocare o di fare attività. 
-Indossa un abbigliamento adatto all'attività sportiva . Indossa scarpe che calzino adeguatamente, siano stabili e assorbano gli impatti. 
- Sii consapevole dei limiti del tuo corpo.

Nessun commento:

Posta un commento